Tremaglia, santo subito!

di f.m.c.

Riconoscendoci nel plauso a Lui rivolto dal più alto dei colli dell’Urbe, rivolgiamo anche noi un omaggio grato, deferente e commosso alla testarda, incompresa, coraggiosa e disinteressata battaglia del Camerata Eccellenza Mirko Tremaglia. Gettando per una seconda volta il cuore oltre ogni ostacolo, contro tutto e tutti, riannodato il sacro legame fra la Patria e i Figli Suoi raminghi, Egli ha Loro consentito di partecipare alla determinazione della vita della Nazione, in modo decisivo e in un’ora per i Suoi destini fatale. Onusto d’anni ma non mai domo, Egli ha scelto di consacrare l’età Sua tarda ai Fratelli lontani e, per il tramite della ferrea Loro manifestazione di civile volontà di riscatto in un’ora oscura, ha recato un contributo decisivo alla salvezza dell’Onore e del Nome della Patria, riscattandoLa dall’obbrobrio e traendoLa in salvo dal già percepibile abisso. Nuova e più profonda ragione, questa, perché il Suo nome rimanga per sempre scolpito nella Storia d’Italia, ad esempio per gli immemori e a memoria dei posteri: la battaglia dell’età Sua senile invera e sovrasta ormai quella epocale da Lui prode Giovinetto combattuta negli anni Suoi acerbi, dopo l'8 settembre del 1943, e da pari meritato successo coronata.

A noi poteva anche andar peggio.

A Lui!

17/4/2006

(“Spillo” pubblicato dopo l'esito delle elezioni politiche, perse di misura dalla coalizione berlusconiana solo grazie al voto degli italiani all'estero, per effetto di una riforma costituzionale fortemente voluta dal ministro “postfascista” Tremaglia)

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